Due indizi non costituiscono una prova, ma a non guidare piu' la Sardegna e l'Unbria (con Solinas non piu' candidato e Donatella Tesei sconfitta) sono 2 campanelli d'allarme che difficilmente Matteo Salvini potra' far finita di non ascoltare. La Lega ha un evidente problema al Centro Sud?. Questa e' la domanda che un leader politico dovrebbe farsi man mano che il suo partito perde consensi.
2 regioni su 2, in quota Lega sono tornate al centro sinistra (far resuscitare il campo largo o santo e' stato davvero un'impresa) Le uniche due regioni perse dalla maggioranza. Eppure,in un tempo, non troppo lontano, la Lega nel centro sud aveva consensi a 2 ciftr, tessere, consensi, simpatie
La Lega nazuonale, distinta e distante da quella di Bossi nel 2019 aveva conquistato oltre il 33% dei consensi. Una scelta, oggi naufragata, che Salvini ha difeso con forza, con buona pace della vecchia guardia nordista che; uscrndo dal partito,ha dato vita al Patto del Nord.
Ora alla luce del risultato delle regionali di autunno, la domanda sorge spontanea: questa Lega puo' trainare ancora consensi in tutta Italia, isole comprese? O dovrebbe fare un clamoroso passo indietro e tornare alla Lega delle origini?
Di passi indietro Salvini non ne vuole parlare, avendo costruito un partito nazionale a sua immagine e somiglianza ma alla domanda classica "che fare?" Il leader leghista prende tempo. Un lusso che chi ha una posizione di comando non puo' concedersi.
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