Caso Pozzolo, Fini: un balengo, lo allontanammo da An senza nemmeno espellerlo

"Quando ero presidente di Alleanza Nazionale, lo allontanammo, senza nemmeno espellerlo, dalla federazione di Vercelli perché era un violento estremista verbale. Il suo caso non finì sulla mia scrivania, ma se ne occupò Donato Lamorte, capo della mia segreteria politica. Capimmo che era un balengo, come si dice in Piemonte, e lo accompagnammo alla porta: via, andare".

Lo ha dichiarato Gianfranco Fini, ultimo segretario del Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale, unico presidente di Alleanza Nazionale in una intervista rilasciata a Il Foglio rispondendo ad una domanda su Emanuele Pozzolo, deputato di Fratelli d'Italia nei cui confronti il premier Giorgia Meloni ha chiesto la sospensione, dopo il  dopo il proiettile esploso dalla sua pistola che la notte di Capodanno ha ferito  Luca Campana.

 Alla domanda se ci sia un problema di classe dirigente in Fratelli d'Italia, Fini risponde: "c' è sempre quel vecchio proverbio dell'albero che quando cade fa più rumore della foresta che cresce. Tra il goliardico e l'approssimativo i casi sono pochi. I parlamentari di Meloni sono circa 150: finora quelli, diciamo, irregolari saranno cinque o sei".