"Tutti condividiamo l’obiettivo dell’efficientamento energetico degli edifici, ma questo testo è l’ennesimo esempio di come non si dovrebbe condurre la transizione ecologica”. Così il capodelegazione di FdI-Ecr Carlo Fidanza intervenendo in Plenaria a Strasburgo sulla direttiva Ue sulle prestazioni energetiche degli edifici.“In primo luogo perché non tiene conto a sufficienza delle differenze e delle specificità dei diversi Stati membri, particolarmente significativo è il caso dell’Italia che vanta un patrimonio edilizio unico per valore storico e culturale. In secondo luogo perché è un provvedimento che obbliga, anziché incentivare, caricandone il costo di gravosi interventi su famiglie e Stati membri. Le conseguenze per il nostro mercato immobiliare rischiano di essere pesanti: svalutazione generale degli immobili; rischi per il sistema bancario; aumento dei prezzi per i lavori edilizi; blocco degli interventi anti-sismici; deturpamento di luoghi attrattivi per il turismo. Ci auguriamo finisca il tempo dei provvedimenti ideologici e si possa tornare a parlare di transizione verde con un po’ di sano realismo”.
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