"La vittoria della Schlein è considerata a destra la grande certezza di una permanente vittoria elettorale. Se Bonaccini, infatti, dimostrava almeno un senso pragmatico di una antica storia della sinistra di Governo, la Schlein è proprio la rappresentazione plastica della sinistra della Ztl".
Lo afferma in un post pubblicato su Facebook Antonio Tisci, storico esponente della destra sociale in Basilicata, membro CDA della Fondazione An precisando: "la sua agenda politica è quanto di più distante possa esistere dagli interessi della gente. La sua agenda politica, però, è quanto di più vicino esista agli interessi di quelli che contano, dal Deep State all'apparato burocratico.
Meloni ha conquistato il suo consenso con quel "sono una donna, sono una mamma, sono cristiana etc..." che era ed è il manifesto dell'identità .
Schlein vince con il manifesto della deidentita', non è una donna, non è una mamma, non è cristiana e non dice cosa è. È il perfetto manifesto della sinistra globalista dell'uomo indifferenziato, senza identità e senza storia. La sua agenda non parla di fisco e di lavoro ma di ambiente e diritti civili, il contrario di ciò che interessa al Popolo ma è proprio l'obiettivo anti italiano dei "poteri forti". I poteri sono forti e di questo la destra deve stare attenta, oggi ha il consenso e la forza legale per spazzare via le incrostazioni del sistema globalista. Deve avere la forza di farlo se non vuole che quel potere crei il consenso".
La grande lezione di Gramsci sull'egemonia, conclude Tisci, deve essere introiettata ed usata a destra, altrimenti il rischio di regalare la Nazione a chi la odia esiste.
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