Di Igor Colombo
Il comitato “Fermare la guerra” approda in Calabria e si presenta ai cittadini a Lamezia Terme. In una conferenza svoltasi nel centro della città arriva l’ex ministro Gianni Alemanno, promotore del comitato, ad incontrare giornalisti, aderenti e cittadini. Ad introdurre i lavori il professor Francesco Mastroianni, storico esponente della destra sociale in Calabria, il quale esprimendo apprezzamento per la partecipazione all’ evento da parte di esponenti con diversa formazione politica nell’alveo della cosi detta destra, ha poi citato il medievalista e studioso del filosofo Evola, Franco Cardini (membro anch’esso del comitato “Fermare la guerra), riportando l’esempio storico nello scoppio della Guerra del Peloponneso, la famosa “trappola di Tucidide” per spiegare come la storia si ripete sempre rispetto a quanto sta accadendo oggi con il conflitto tra Ucraina e Russia. Mastroianni ha parlato di una bieca volontà da parte dell’occidente di proseguire in un conflitto, attraverso il continuo rifornimento di armi a Zelensky, una follia in cui a pagare le conseguenze più gravi è solo il popolo ucraino, con un numero di vittime che cresce sempre più ed una nazione, quella ucraina per l’appunto, destinata ad essere distrutta. Ha poi preso la parola Gianni Alemanno il quale si è concentrato sull’importanza, attraverso l’azione del suo comitato, di sensibilizzare le forze del governo Meloni, con in testa lo stesso primo ministro, a cambiare visione e posizione rispetto a quella che oggi vede una Italia completamente asservita al sistema americano. Facendo un esatto paragone con il passato, Alemanno ha infatti rimarcato quanto i leader del vecchio sistema politico, da Andreotti fino a Craxi, passando per Moro e Fanfani, abbiano sempre tenuto una posizione smarcata rispetto a quella che oggi vediamo con i governi attuali. Alemanno ha affermato che mentre ciò era comprensibile con una persona come Mario Draghi, tale posizione non è accettabile con un governo che si è presentato ai cittadini come una forza politica di destra e che si richiama anche a certi valori. Alemanno ha tenuto a precisare che il comitato “Fermare la guerra” guarda solo agli interessi della nazione e per questo ha annunciato da Lamezia che appoggerà anche quelle manifestazioni organizzate dai pacifisti della sinistra, senza alcun pregiudizio politico ed ideologico. Alemanno ha concluso ribadendo che il suo comitato è l’unico, fieramente di destra, a parlare per la pace e contro la guerra, in un momento in cui buona parte della destra al governo è in antitesi oltre che col proprio passato anche con la Costituzione italiana che nel suo Articolo 11 ripudia la guerra.
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