"C'è anche una parte dell'Ucraina che non è stata invasa e che deve continuare a produrre: stiamo lavorando per mettere in campo un corridoio logistico infrastrutturale, ferroviario e portuale".
Lo ha detto il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ai microfoni di Radio Anch'io su Rai Radio1. Questo corridoio "che consentirà ai porti di Trieste e di Venezia di diventare a breve i porti dell'Ucraina che sono stati occlusi dalle navi militari russe, diventerà la piattaforma logistica e portuale dell'Ucraina, visto che i suoi mari sono bloccati", spiega. "Siamo un grande partner dell'Ucraina, lo siamo sempre stati e abbiamo un'economia pienamente compatibile con quella ucraina. Negli accordi e nei memorandum, abbiamo individuato dei settori molto innovativi, come l'aerospazio - ad esempio l'Ucraina ha rifornito i nostri lanciatori Vega - o le risorse minerarie". Inoltre "l'Ucraina era il grande granaio dell'Unione Sovietica e noi siamo i principali esportatori di macchine agricole"
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