Il governo Meloni ha una grana giudziaria: la Corte di cassazione ha confermato una condanna definitiva a un anno e sei mesi nei confronti del sottosegretario all'Istruzione, Augusta Montaruli, esponente di spicco di Fratelli d'Italia in Piemonte. L'accusa e' di peculato e la sentenza si riferisce alla vicenda della Rimborsopoli piemontese una vincenda che si e' trascinata fino alla Cassazione.
Montaruli, come scrive il collega Marco Grasso sul Fatto Quotidiano, durante il suo mandato di consigliere regionale fra il 2010 e il2014 ha beneficiato di 25 mila euro di rimborsi (la comtestazione iniziale era di 41 mila euro) che nulla hanno a che fare con la carriera politica. Dalla regione Piemonte si e' fatta pagare abiti Hermes e una borsettina Borbonese, cristalli Svarowsky e strenne natalizie(gianduiotti,omaggi floreali, orecchini, orologi Swatch ) bisogni quotidiani dalla lavanderia alle sigarette. E ancora: 6 mila euro per uno studio sul,a propria reputazione social e 4800 euro per un corso sull'uso dei social network. La lista comorende anche ristoranti in luoghi di prestigio, per un elevato numero di commensali anche in date festive. Alcune spese, concludono i giudici, sono talmente stravanganti ed eccentriche da far pensare che il consigliere confidasse nella assenza di ogni controllo, garantito da un accordo" spartitorio ec criminale"., si legge nella sentenza
Adesso questa condanna rischia di creare piu'di un imbarazzo per il sottosegretario, che e' il primo membro del governo Meloni ad incappare in una condanna definitiva. A chidere le sue dimissioni, al momento, e' solo Stefano Bonaccini, presidente della regione Emilia Romagna e candidato alle primarie del Pd che su Twitter scrive: " deve lasciare subito il suo incarico ministeriale"
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