di Sara Mechelli
Fonte Roma Today
Dimenticata da quelle periferie che l’avevano acclamata alle europee del 2019 rendendola il secondo partito a Roma (25,8%) dietro il Pd (30,6%), dopo la débâcle delle scorse elezioni politiche che nella Capitale l’ha vista sotto la soglia del 6% con i sondaggi recenti che la piazzano ad appena il 4,1, la Lega nel Lazio riparte puntando anche ai voti dell’estrema destra.
L’ex Casapound nella Lega
Il Carroccio ci ha ripensato. Se alle amministrative romane aveva detto “no” all’ex leader di Casapound per un posto nelle liste del Comune a sostegno di Enrico Michetti, adesso Mauro Antonini è uno dei candidati della Lega al consiglio regionale. Cinque anni dopo uno dei volti più noti delle tartarughe frecciate ci riprova. Nel 2018 la candidatura a presidente della Regione Lazio con la lista in corsa solitaria a fermarsi all’1,9% dei consensi. Bottino magro. Ora l’ex responsabile regionale dei fascisti del terzo millennio punta ad un seggio nel consiglio della Pisana.
Il Carroccio ci ha ripensato. Se alle amministrative romane aveva detto “no” all’ex leader di Casapound per un posto nelle liste del Comune a sostegno di Enrico Michetti, adesso Mauro Antonini è uno dei candidati della Lega al consiglio regionale. Cinque anni dopo uno dei volti più noti delle tartarughe frecciate ci riprova. Nel 2018 la candidatura a presidente della Regione Lazio con la lista in corsa solitaria a fermarsi all’1,9% dei consensi. Bottino magro. Ora l’ex responsabile regionale dei fascisti del terzo millennio punta ad un seggio nel consiglio della Pisana.
La rivolta al Tiburtino III e la raccolta alimentare
“Il 12 e 13 febbraio avremo l’occasione per ridare alla nostra regione un governo di centrodestra, capace e autorevole, in cui la Lega sia protagonista come lo è già in molte amministrazioni. Dal canto mio, come sempre, darò tutto me stesso per non deludere quelli che condividono con me questo percorso politico. Avanti per la prossima battaglia” - ha scritto Antonini dopo la firma della candidatura. L’avvio della campagna elettorale dal “suo” Tiburtino III dove anni fa ha già guidato la rivolta contro il centro d’accoglienza. Questa volta Antonini, costretto a vestire i panni del moderato, punta sul vecchio cavallo di battaglia: la raccolta alimentare e la consegna dei pacchi ai residenti indigenti. “Ho scelto di venire qui oggi perché conosco il quartiere e i mille problemi della gente che ci abita: roghi tossici provenienti dai campi nomadi, mancanza di servizi e manutenzione nei palazzi Ater, assenza di trasporti efficienti. Sono anni che lotto al loro fianco perché gli venga restituita un po’ di dignità . Come ha detto il nostro segretario Matteo Salvini, se andremo al governo della Regione Lazio, tra un mese non ci saranno più periferie, romani di serie A e romani di serie B”.
Rappresentante, a suo dire, “delle idee del fascismo sociale più che del periodo storico”, tra i vecchi mantra e proposte “prima gli italiani” e l’istituzione del mutuo sociale.
“Il 12 e 13 febbraio avremo l’occasione per ridare alla nostra regione un governo di centrodestra, capace e autorevole, in cui la Lega sia protagonista come lo è già in molte amministrazioni. Dal canto mio, come sempre, darò tutto me stesso per non deludere quelli che condividono con me questo percorso politico. Avanti per la prossima battaglia” - ha scritto Antonini dopo la firma della candidatura. L’avvio della campagna elettorale dal “suo” Tiburtino III dove anni fa ha già guidato la rivolta contro il centro d’accoglienza. Questa volta Antonini, costretto a vestire i panni del moderato, punta sul vecchio cavallo di battaglia: la raccolta alimentare e la consegna dei pacchi ai residenti indigenti. “Ho scelto di venire qui oggi perché conosco il quartiere e i mille problemi della gente che ci abita: roghi tossici provenienti dai campi nomadi, mancanza di servizi e manutenzione nei palazzi Ater, assenza di trasporti efficienti. Sono anni che lotto al loro fianco perché gli venga restituita un po’ di dignità . Come ha detto il nostro segretario Matteo Salvini, se andremo al governo della Regione Lazio, tra un mese non ci saranno più periferie, romani di serie A e romani di serie B”.
Rappresentante, a suo dire, “delle idee del fascismo sociale più che del periodo storico”, tra i vecchi mantra e proposte “prima gli italiani” e l’istituzione del mutuo sociale.
L’endorsement di Zappavigna per Cangemi
Punta sul sociale anche Guido Zappavigna, ex leader del gruppo ultras dei Boys Roma 1972 e già candidato alle elezioni regionali 2013 con La Destra per Francesco Storace Presidente. Dall’esterno, nonostante l’opposta fede calcistica, l’endorsement per Giuseppe “Pino” Cangemi, capolista della Lega che punta a superare anche questa volta i 10mila voti e che, come raccontato in uno dei nostri Dossier, sul tema carceri ha anche legami con le attività del “nero” Ciavardini . “Da sempre vicino alle attività sociali e di volontariato” - ha scritto sull’amico Cangemi Zappavigna che oggi fa il ristoratore.
Punta sul sociale anche Guido Zappavigna, ex leader del gruppo ultras dei Boys Roma 1972 e già candidato alle elezioni regionali 2013 con La Destra per Francesco Storace Presidente. Dall’esterno, nonostante l’opposta fede calcistica, l’endorsement per Giuseppe “Pino” Cangemi, capolista della Lega che punta a superare anche questa volta i 10mila voti e che, come raccontato in uno dei nostri Dossier, sul tema carceri ha anche legami con le attività del “nero” Ciavardini . “Da sempre vicino alle attività sociali e di volontariato” - ha scritto sull’amico Cangemi Zappavigna che oggi fa il ristoratore.
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