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domenica 15 gennaio 2023

Immobili, Lega e Fratelli d’Italia contro la direttiva Ue sulla casa



Fonte Milano Finanza 

La direttiva Ue, che prevede che tutte le case e gli appartamenti europei dovranno raggiungere la classe energetica E (con consumi di 91-120 chilowattora al metro quadro) entro il 2030 e poi progredire entro il 2033 alla classe D (ossia 71-90 kWh per mq), ha scatenato un accesso dibattito politico. "La piega politica che sta prendendo il documento per la revisione della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici in approvazione a Bruxelles costituisce una totale follia. Con questa decisione l`Europa dimostra ancora una volta di non conoscere le specificità e le peculiarità dei Paesi membri, in particolare il nostro. L`Ue sposando irresponsabilmente visioni ambientaliste ideologiche e surreali si pone molto distante dalla realtà". hanno dichiarato i deputati della Lega Stefano Candiani e Alessandro Giglio Vigna.

"Un provvedimento di questo tipo che impone la riqualificazione energetica a tutto il patrimonio edilizio, pena l`esclusione dal mercato, può essere infatti attuabile nel Nord Europa, dove vi sono immobili di recente costruzione, e paesi senza storia edilizia, ma è impossibile da applicare in Italia dove città, comuni e borghi - hanno aggiunto - sono caratterizzati da un patrimonio edilizio storico antico di secoli, impossibile da riqualificare alla stregua delle case in legno del nord Europa. La Lega farà di tutto per scongiurare l`introduzione di una norma tanto folle e devastante per l`Italia, frutto di una idea green surreale e molto politicizzata". hanno aggiunto i deputati della Lega.
Per Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei Deputati: "Quella su efficientamento energetico è una patrimoniale camuffata". “La casa è sacra e non si tocca. Fratelli d'Italia mette in guardia dal tentativo dell`Unione europea di rifilare all`Italia, con la direttiva sull`efficientamento energetico, una patrimoniale camuffata che va a ledere i diritti dei proprietari".
Secondo Foti "la proposta di subordinare la possibilità di vendita o fitto di un immobile appartenente ad una classe energetica alta è una ipotesi irrealistica avverso cui abbiamo presentato un`apposita risoluzione in Parlamento. Vogliamo sperare che alla nostra battaglia in difesa delle case degli italiani si uniscano anche le molteplici sinistre che dichiarano di essere dalla parte dei cittadini. Questo è il momento di dimostrarlo con i fatti. In Italia, dove c`è una proprietà immobiliare diffusa, sarebbero 9 milioni gli immobili da ristrutturare in tempi brevi, entro il 2030, secondo la direttiva allo studio dell`Ue. Una misura che avrebbe un impatto devastante sul mercato immobiliare, sui cittadini e sulle famiglie".
"L'Europa - ha concluso l'esponente di Fdi - non può scaricare sulle famiglie italiane i costi della transizione energetica. Se si esagera sulla sostenibilità ambientale, senza neppure preoccuparsi di una adeguata gradualità temporale entro cui intervenire, si mette a rischio la sostenibilità sociale".

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