"Dal 2023 gli italiani devono aspettarsi certamente un anno di duro lavoro, nel quale però non mancherà qualche segnale di speranza. Ci stiamo applicando perché sia anche l'anno della ripresa".
Così Silvio Berlusconi intervistato da Pietro Senaldi, condirettore di Libero. Berlusconi si è soffermato sui progetti per il suo partito, Forza Italia, e per la coalizione di centrodestra: "semplicemente quello di lavorare per onorare gli impegni con gli italiani. Perché questo sia possibile occorre, non solo da un punto di vista numerico ma politico, una presenza forte e fattiva del centro liberale, cristiano, garantista, il Centro legato all'Europa e all'Alleanza Atlantica. Quel Centro che solo noi rappresentiamo come componente italiana del Partito Popolare Europeo". E quindi sulle voci che vorrebbero che la Meloni lavorasse con gli alleati a un grande partito conservatore: "E un mio antico sogno, fin dal 1994. Sarebbe un passo importante verso il compimento della democrazia bipolare in Italia. Un partito di questo tipo dovrebbe essere qualcosa di simile al Partito Repubblicano negli Stati Uniti, quello di Lincoln e di Eisenhower, di Reagan e di Bush. Dovrebbe essere un partito plurale, al cui interno le idee liberali, cristiane e garantiste, che noi rappresentiamo, dovrebbero avere un ruolo fondamentale
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