“A differenza di quanto continuano a riportare in maniera falsa e strumentale tutti gli esponenti dell’opposizione, il programma di Fratelli d’Italia non prometteva affatto un taglio delle accise, ma una ‘sterilizzazione delle entrate dello Stato su energia e carburanti’, con un’automatica ‘riduzione di Iva e accise. Ciò significa che le maggiori entrate derivanti dagli aumenti del prezzo carburante sarebbero stati destinati alla riduzione delle accise. Tuttavia, come è noto, le maggiori entrate non si sono concretizzate. Questo ha impedito di dare nuova copertura al taglio. Ricordo poi che il taglio delle accise era stato temporaneamente previsto dal governo precedente e sarebbe comunque scaduto. Peraltro, il caro energia ha assorbito due terzi delle risorse previste in manovra di bilancio. Sarebbe stato dunque impossibile, oltre che irresponsabile, dato che prevedere una proroga avrebbe avvantaggiato in maniera lineare sia le fasce deboli che quelle abbienti. Il costo complessivo di un’operazione del genere inoltre sarebbe stato di ben 10 miliardi, mi piacerebbe dunque sapere dalle opposizioni dove avrebbero reperito le risorse. Rispondano a questa domanda, al posto di raccontare falsità sul programma di Fratelli d’Italia”.
Lo dichiara in
una nota, diffusa alla stampa, Sara Kelany, deputato di Fratelli d'Italia
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