I licei occupati contro il governo Meloni stanno diventando una moda a Roma. E si rasenta quasi il ridicolo se si pensa che l’esecutivo è in carica da 50 giorni.
Stando a quanto ricostruito dal sito Roma today, sarebbero diventati gli istituti occupati o in fase di occupazione in questi giorni. Liceo occupati per fare opposizione…
Nelle ultime ore è stato il turno del Cavour, poi il Morgagni, il Virgilio e il Socrate.
A leggere le “motivazioni” paiono scritte dalla Cgil, senza rendersi conto di quella che già si può capire come l’eredità dei precedenti governi: “La crisi economica, di cui già risentiamo, è l’inevitabile conseguenza di un sistema che tende ad ampliare sempre più il divario tra classe popolare e dominante – scrive il collettivo del Morgagni che rivendica l’occupazione -. Il nuovo governo non sembra voler invertire la direzione, continuerà la linea economica preesistente rendendola ancora più iniqua. Le conseguenze di tutto ciò le viviamo quotidianamente sulla nostra pelle a causa delle assurde politiche scolastiche: viviamo una scuola sempre più improntata sulla performance, sempre più aziendalizzata, sempre meno sicura e accessibile, sempre più classista, sempre meno coinvolgente e partecipata”.
Sono i nostalgici della scuola del 6 politico
C’entra il “merito” con la loro protesta? Il tutti uguali come al tempo del 6 politico?
Argomenti simili anche al liceo Cavour, contro “una scuola pubblica che dovrebbe fungere da ascensore sociale ed è invece tristemente specchio di una società dove chi ha più accesso all’istruzione emerge, mentre chi ne ha di meno viene svalutato e finisce per abbandonare”.
Il che è esattamente il contrario di quanto si prefigge il ministro Valditara come scrive il collega Francesco Storace sulle pagine virtuali di 7 colli in un interessante articolo che potete leggere integralmente cliccando qui
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