"In un momento storico di crisi sociale senza precedenti il primo governo guidato da una autentica erede della grande storia sociale e popolare del Movimento Sociale Italiano, anziché distinguersi nel tendere una mano ai più bisognosi, decide di dichiarare guerra agli ultimi dimostrando in questo modo di non saper nemmeno leggere bene i dati che provengono da tutti i paesi europei dove l'esperienza del reddito di cittadinanza, chiamata altrove in tanti modi diversi come ad esempio reddito universale, non solo ha sollevato migliaia di famiglie dalla soglia di povertà ma ha addirittura, in alcuni casi, incentivato la creazione di nuove imprese che hanno contribuito alla restituzione in toto della misura erogata, portando nuovi introiti nelle casse dello stato e creando anche nuova occupazione. Questa destra non sta facendo onore alla sua storia e sta tradendo milioni di cittadini italiani che in buona fede l'hanno votata credendo che avrebbe rappresentato una inversione di tendenza rispetto al Partito democratico".
Lo scrive sulla sua pagina Facebook Luigi Mercogliano, storico esponente della destra partenopea, già candidato a sindaco nel 2017 con il Popolo della Famiglia, nel 2018 alla Camera dei Deputati con Fratelli d'Italia precisando: " con questo attacco frontale alla povera gente il Governo decide invece di schierarsi proprio con l'altra metà d'Italia che ha beneficiato delle politiche a sostegno dei ceti forti varate negli anni dal Pd. Quella parte del paese a cui la crisi fa il solletico e che continuerà a vivere nel lusso e negli agi, infischiandosene di chi deve tirare a campare per sopravvivere. La mia destra è differente. La mia destra è sociale e popolare. Ho fatto bene a non votare questa destra classista, lontana anni luce dai bisogni e dalle sofferenze della povera gente.
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